La svolta

Con l’introduzione dell’Unione economica, valutaria e sociale non era più possibile continuare la produzione nelle componenti aziendali appartenenti alla cooperativa lattiero-casearia Bad Bibra e.G., anche perché l’intero mercato era crollato. Tutti i caseifici, con l’eccezione di quello di Bad Bibra, furono chiusi nel 1990/91. L’organico si ridusse da 500 a 90 occupati.
Le quantità di latte prodotte dal bacino della cooperativa da quel momento vennero lavorate e raffinate nel caseificio di Bad Bibra; ammontavano a circa 150.000 l di fornitura giornaliera. Si rese necessario conquistare nuovi mercati di vendita.